Di là da musicale - non musicale: la musica è considerata come punto di arrivo di un percorso di sensibilizzazione dell’essere umano verso il suono e il suo potere espressivo e dello sviluppo delle proprie attitudini motorie in correlazione allo strumento scelto.
La grande capacità di apprendimento del bambino va accompagnata con una guida competente. Si apprende giocando (non a caso in molte lingue la parola giocare è associata al far musica: to play, jouer, spielen).
La scelta accuratissima del materiale musicale - a tutti i livelli il contatto diretto con il capolavoro (che può essere anche una melodia popolare!) è considerato l’unico adatto a sviluppare le potenzialità artistiche in ciascuno.
L’assenza totale di esami e di qualsiasi altro tipo di finalità non inerente al processo musicale. In luogo dei consueti saggi ci saranno periodiche possibilità di condividere ciò che si è appreso con altri, si tratti di altri studenti oppure di un pubblico, ma non si studierà per questo specifico momento, bensì per il piacere di apprendere e studiare.
Lo studio della musica si trasforma in un processo di sviluppo di qualità inerenti all’essere umano:
• coordinazione motoria
• coordinazione tra corpo, mente e emozione
• memoria
• sensibilità
• strutture interiori
• stabilità emotiva
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